Ecclesiastico italiano. Ordinato sacerdote nel 1938, iniziò la carriera
ecclesiastica come vicerettore e professore nel seminario teologico di Novara.
Nel 1951 fu nominato provicario della curia vescovile di Novara, quindi vicario
generale (1954) e vescovo ausiliare (1958). Alla morte di monsignor Gilla
Germigni, nel 1963, assunse il governo temporaneo della diocesi come vicario
capitolare. All'inizio del 1964, nominato da Paolo VI presidente nazionale delle
Pontificie opere missionarie, si trasferì a Roma. Nel concistoro del
giugno 1967 fu promosso arcivescovo di Spoleto e, poco dopo, presidente della
Commissione episcopale italiana per la cooperazione tra le Chiese. Chiamato nel
luglio 1969 al vicariato di Roma come vicereggente, fu nominato vicario generale
della diocesi di Roma nel 1972. Cardinale nel 1973, l'anno seguente promosse un
convegno sulla responsabilità dei cristiani, che portò a un
rinnovamento della diocesi. Nel luglio del 1985 fu nominato da papa Wojtila
presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), carica che mantenne fino
al 1991. Dal 1991 fu arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore e membro
del Consiglio della II sezione della segreteria di Stato vaticana, del
Pontificio consiglio per i laici e di diverse congregazioni, tra cui quella per
il clero e quella per le Chiese orientali (Omegna, Novara 1914 - Roma 1997).